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La sede dell'Associazione

L’Associazione “Storia Locale San Prisco” ha sede nella antica torre orologiaia, sita in via Michele Monaco, largo dell’Orologio, data in concessione a titolo gratuito dall’Amministrazione Comunale di San Prisco nel 2006.

Per il suo valore storico e simbolico essa rappresenta la degna sede per la Associazione.

Dal punto di vista storico, essa rappresenta una delle prime e più antiche testimonianze del nucleo storico abitativo del paese.

Incerta è la data di costruzione: notizie della sua esistenza si hanno fin dal 1679, allorquando fu redatta una “conventio inter Università di Santo Prisco e Giuseppe Foniciello di San Prisco” per la riparazione dell’orologio. Con tale atto, in data 15 agosto 1679, Francesco Antonio de Vaja (Baja), eletto dell’Università di Santo Prisco, e Giuseppe Foniciello di San Prisco, davanti al notaio Andrea De Martino di Capua ed al giudice in contratti Alessandro d’Angelo di Capua, convennero ad un accordo per l’accomodo dell’orologio che era stato “per sei mesi senza sonare ….. essendo che al sonare del hore molti anzi tutti i fedeli cristiani oratori al tocco delle ore, così per il governo de’ poveri ammalati”. L’Università di Santo Prisco si obbligava a “farlo accomodare e ripararlo nuovamente al suo posto da Giuseppe Foniciello, che si obbligava a sue spese et fatiche ad accomodarlo in cambio di 10 ducati all’anno, pagati mese per mese, per il periodo di tre anni“ (Archivio di Stato di Caserta, Atti notarili del notaio Andrea De Martino).

L’Università nel 1787 fece rifare le campane dell’orologio, insieme a quelle del campanile della chiesa arcipretale. Precedentemente l’orologio era situato proprio su tale campanile

Fra gli interventi successivi, si ha notizia di una iscrizione (di cui si sono perse le tracce) apposta sotto la sfera dell’orologio nel 1822, in occasione di alcune opere di restauro effettuate a cura di Gennaro Imparato, Maestro Fabbricatore della Casa Comunale.

Dal punto di vista simbolico, la Torre è da considerare l’emblema della “civitas”  sanprischese: nei secoli scorsi faceva parte del complesso della prima sede comunale di San Prisco. Successivamente è stata utilizzata come sede di polizia locale e, per ultimo, come sede del Dazio.

Lo scoccare delle ore del suo orologio ha dettato per secoli i tempi della vita quotidiana, richiamando i cittadini alla pratica del lavoro, del raccoglimento e della carità cristiana  (il “governo de’ poveri ammalati”).

Essa era (ed è) posta in posizione centrale rispetto al paese che man mano le si è ampliato tutto intorno.

In una città come San Prisco in passato priva di piazze (Piazza Santa Croce era fino agli anni ’70 il sagrato della Chiesa Madre, Piazza Santa Rosalia, Piazza del Comune (di fronte al Comune) e Piazza dei Martiri di Nassiria (fra l’aula consiliare e le Poste) sono di recente realizzazione, mentre Piazza Verazzo – ex Piazza Sanfelice – nasce dall’incrocio di più strade) la tradizione e la cultura popolare ha individuato nelle immediate vicinanze della Torre Orologiaia la vera piazza del paese (“mmiez’ a chiazza”).