Profilo
storico di
Gennaro Di
Monaco
(1739-1817)
notaio
di Luigi
Russo
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Gennaro nacque
nel casale di San Prisco nel 1739 circa da Berardino del quondam
Pietro e da Angela Santoro. Il padre nel 1754 in occasione della
formazione del Catasto Onciario affermò di essere farinaro e
anche vaticale, di avere 45 anni e di vivere con la moglie e il
figlio Gennaro in una casa di abitazione che confinava con i
beni di Francesco Cerullo e la via pubblica. Berardino affermava
di possedere due cavalli e tre somari per la sua attività e di
avere 80 ducati impiegati nel suo mestiere di farinaro.
A
quell’epoca Gennaro, pur non provenendo da una famiglia
benestante, era studente e frequentava la Scuola delle Lettere
in Santa Maria Maggiore.
In seguito
continuò gli studi, imparò a suonare l’organo e fu organista
della Chiesa parrocchiale del casale per tanti anni, ma
soprattutto continuò a studiare e intraprese la carriera
notarile divenendo giudice a contratti, poi notaio e ricoprendo
per moltissimi anni la carica di cancelliere dell’Università di
San Prisco e poi del Comune.
Egli sposò
Chiara Baja, figlia del magnifico Francesco, speziale di
medicina del casale, e di Angela Ragozzino, dalla quale nel 1778
ebbe il figlio Giuseppe che visse sempre con i genitori nella
casa di Vicolo Campanile.
Nel
febbraio del 1790 don Giuseppe Monaco, rettore curato della
Chiesa Parrocchiale di San Prisco, gli concesse 9 moggia di
terreno seminatorio in enfiteusi perpetua nella località
Starzetella con un canone annuo di 56 ducati.
Esercitò la sua attività di notaio prima alternandosi col notaio
Francesc’Antonio di Monaco, poi col figlio Nicola Maria di
Monaco.
Morì il 5 agosto del 1817 nella sua casa di Vicolo Campanile
lasciando la moglie e il figlio Giuseppe. Due anni più tardi
morì nella medesima abitazione anche il figlio don Giuseppe di
Monaco alla giovane età di 41 anni.
Nel
1776 nacque il primogenito Pietro che sposò Carmina Scialla,
nata in Casanova dal notaio Vincenzo e donna Antonia Caneo. I
due andarono ad abitare nella casa di Strada Piazza.
Il 21 luglio del 1832 morì Carmina Scialla moglie di Pietro
all’età di 56 anni nella casa di Strada Piazza.
I figli di Pietro di Monaco e Carmina Scialla furono: donna
Giovanna Maria Giuseppa e donna Anna Maria. Giovanna Maria
Giuseppa nacque nel 1807 circa e nel 1844 sposò don Vincenzo
Francesco Giovanni Portolano, possidente di Capua. Anna Maria
nacque nel 1812 circa si sposò con don Francesco Luigi de Frenze,
possidente nato in Napoli, ma domiciliato in Santa Maria
Maggiore.
Altri figli del notaio furono Gabriele nato nel 1785 circa e
Berardino nato nel 1791 circa. Gabriele sposò nel 1819 Emanuela
Biggiero e Berardino sposò Maria Giuseppa di Rienzo nel 1815.
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