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Il ricordo di Giuseppe Salzillo


lettera al Presidente della "Associazione Storia Locale San Prisco"
di Bartolomeo Di Monaco

 

Gentile Presidente,

ho letto sul sito di San Prisco (mio paese natale) il ricordo di Giuseppe Salzillo, recentemente scomparso. Era mio cugino, di qualche anno più anziano di me, figlio di una sorella di mio padre, Teresa Di Monaco.

Il vostro caldo ricordo ha rievocato in me gli anni giovanili quando venivo a San Prisco a trascorrere le vacanze estive insieme con i miei due fratelli Giuseppe e Mario accompagnati dai miei genitori, Raffaele Di Monaco e Teresa Merola.
In quegli anni Giuseppe e il fratello Mario e la loro mamma Teresa ci accoglievano, come del resto anche gli altri parenti, riservandoci grandi festeggiamenti.

Ho un ricordo indelebile di quel tempo radioso, che ho voluto fermare nel mio "Omaggio a San Prisco", ospitato anche nel vostro bel sito.

Giuseppe era pieno di vita, sempre pronto a farti sorridere. Quando entravo nella loro casa, nell'androne c'erano le botti che contenevano le olive bianche. Tutte le volte, si fermava davanti a una botte e con il mestolo estraeva una manciata di olive e ce le offriva contento.

L'ho visto l'ultima volta qualche anno fa. Di ritorno da una gita collettiva, ci fermammo a mangiare al ristorante davanti alla reggia di Caserta. Per far visita a san Prisco, avendo a disposizione solo un'ora di tempo, mi limitai a ordinare due mozzarelle, poi mia moglie ed io salimmo sulla macchina di mia cugina Maria Merola e visitammo di corsa il paese. Lo zio Michele e Maria mi fecero vedere le novità. Un paese cambiato, irriconoscibile rispetto a quello della mia infanzia, ma un paese che è rimasto intatto nel mio cuore. Arrivati alla piazza, proprio Giuseppe mi riconobbe e uscì fuori dalla bottega. Mi abbracciò, rimproverandomi che se non mi avesse visto lui, forse sarei andato via senza salutarlo. Gli spiegai che mi mancava il tempo per far visita ai parenti, e quella mia visita riguardava il mio paese natale, al quale avevo voluto dedicarla. Mi sorrise, capì.

Poi arrivò un giorno la telefonata di Maria, che mi comunicò la sua dipartita.
Con lui se ne va una parte anche della mia vita.

Bartolomeo Di Monaco
http://www.lavocedilucca.it/post.asp?id=3611