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Gudbai Peppi'


di Mimmo Pagano
 

Un altro pezzo di San Prisco è sparito.  “MASTU’ PEPP U’ SART”, al secolo Giuseppe SALZILLO, se n’è andato via, così come era vissuto. In silenzio senza dare fastidio.

Era il punto di riferimento di piazza Santa Rosalia, ovvero di  “miez a chiazz”

Persona pacata, umile sempre disponibile, dotato di un’umanità immensa, come era immenso il suo sapere vivere in mezzo alla gente. In mezzo ai suoi compaesani. La difficile vita dell’emigrato in terre lontane, era stato in Canada per un lungo periodo di tempo, gli aveva insegnato il profondo rispetto delle cose semplici, dell’amicizia e del sapere godere della “normalità” della vita.

Il suo negozio era aperto a tutti, il mestiere non lo faceva per i soldi  o per necessità, ma era il modo per potere stare nella sua San Prisco in mezzo ai suoi amici. Sono certo che avrebbe pagato lui i clienti pur di potere continuare a tenere aperta la sua bottega.

 

Mi piace immaginarlo adesso, lassù, seduto alla sua macchina per cucire, che, tra un rammendo e l’altro, tra una cucitura e l’altra, alzando lo  sguardo da dietro gli occhiali, si diletta a discutere, di politica e di morale, di religione e di comportamento, del giusto e del sbagliato, con una schiera di anime delle più disparate razze umane.

 Sono certo che adesso anche ne Regno dei  Cieli staranno adoperandosi per creare una nuova piazzetta Santa Rosalia, con tanto di bottega sartoriale, proprio per farlo sentire ancora a casa tua e godere della sua amicizia.

 Questo poche righe sono poca cosa rispetto a quanto ci sarebbe da dire sulla tua persona e sulla gioia di averti conosciuto. Mi voglio limitare, in ultimo, piccolo saluto, ricalcando quel tuo idioma che usavi nel parlare l’americano, che tanto adoravi fare quando ne avevi la possibilità. Perciò adesso ti saluto a nome di tutta San Prisco e di quanti ti conoscevano, con un grande e affettuoso:

 

GUDBAY PEPPI’