Progetto di ricerca storico-culturale finalizzato alla riscoperta,
valorizzazione e divulgazione delle tradizioni popolari di San
Prisco e del monte Tifata dalle origini ai nostri giorni.
Denominazione:
Storia, usi e costumi del territorio di San Prisco
Realizzazione: mediante attività di studio
e di ricerca condotte, senza fini di lucro da giovani,
professionisti, collezionisti e appassionati del settore.
Soggetti: Tutte le persone disponibili ad
attività esclusivamente culturali, senza distinzione di sesso,
nazionalità e credo politico o religioso
Area di interesse:
Territorio di San Prisco e area territoriale del Monte Tifata
Produzione: mostre,
dibattiti, convegni, visite guidate, attività nelle scuole
dell’obbligo, Archivio storico, materiale divulgativo,
pubblicazioni, ecc.
Responsabile del progetto:
Alfonso Rosmino
Motivazioni
La cittadina di San Prisco è parte integrante di una vasta area
urbanizzata che collega, ormai senza soluzione di continuità,
Caserta con S. Maria C.V.
Purtroppo allo sviluppo urbanistico non ha fatto riscontro un
altrettanto consistente sviluppo sociale e culturale per cui la
cittadinanza si è adeguata a quelli che sono i ritmi della società
moderna essenzialmente dettati da esigenze di produzione e di cons
umismo, spesso in antitesi con la qualità della vita. Né giova
constatare che il fenomeno è ormai diffuso e interessa anche le
altre città del comprensorio.
Si rileva quindi in modo evidente il rischio di disperdere
definitivamente non solo il patrimonio storico culturale del nostro
territorio ma anche le tradizioni, gli usi e i costumi della società
civile di San Prisco.
In questo contesto si innesta il nostro progetto, che senza fini di
lucro è portato avanti da persone attratte dal fascino della ricerca
storica, della riscoperta delle tradizioni popolari e consapevoli
dell’importanza della divulgazione del frutto del loro impegno,
specialmente se rivolta alle giovani generazioni.
Contenuti
Il progetto può senz’altro definirsi di ampio respiro sotto
l’aspetto storico in quanto copre un arco di tempo che va dalle
origini fino ai nostri giorni, con ovvio diversificato
approfondimento di quei periodi più ricchi di materiale rinvenuto.
Saranno ripercorse le fasi storiche di rilevante importanza con
tracce parallele tra gli eventi locali e quelli che hanno
determinato l’evoluzione storica della nazione: in alcuni casi si
racconteranno fatti di cronaca quotidiana e momenti particolari
della vita cittadina inquadrandoli nel grande contesto storico; in
altri casi, viceversa, saranno trattati gli eventi di importanza
nazionale cercando di percepire il modo in cui erano vissuti a
livello locale.
Adeguata importanza sarà data agli usi, ai costumi e alle
tradizioni. Per la difficoltà oggettiva nel reperire fonti si
presume che questa tematica interesserà quasi esclusivamente gli
ultimi due secoli.
L’aspetto urbanistico detterà forse i ritmi di questo progetto a
causa delle continue e talvolta traumatiche modificazioni del
tessuto urbano che non solo è stato condizionato dalla storia, ma
che talvolta ha condizionato esso stesso la storia. Si cercherà di
ricostruire, possibilmente anche con grafici e immagini, questi
mutamenti dal primo “pagus” fino all’attuale assetto.
Il coinvolgimento di tutta la cittadinanza è fattore indispensabile
per il buon esito del progetto. Saranno coinvolte le famiglie che
vorranno mettere a disposizione immagini, documenti e foto storiche,
mentre un rilevante aiuto sarà chiesto alle persone anziane nella
cui memoria è affidato quel patrimonio storico di tradizioni,
leggende, credenze popolari non reperibile in nessun archivio. In
tal senso si vuole arricchire quella memoria storica, generalmente
tramandata oralmente, da cui non si deve mai perdere contatto
affinché quella sorta di filo invisibile che lega tra loro le
diverse generazioni non venga mai a spezzarsi.
Finalità
e attività
Le finalità del progetto saranno raggiunte attraverso varie fasi di
lavoro:
a) Creazione e istituzione di un archivio
storico locale da collocare possibilmente presso la biblioteca
comunale, destinato a contenere pubblicazioni, documentazioni e
lavori in genere, riguardante il nostro territorio. In tale archivio
troveranno naturale collocazione i quaderni di ricerca
storica e i quaderni di studio, prodotti nell’ambito del
progetto. I primi saranno delle raccolte per argomento di materiale
reperito presso biblioteche, archivi e musei mentre i secondi
saranno costituiti da elaborati, documenti a carattere locale, non
reperibili nelle sedi istituzionali di ricerca storica.
b) Allestimento di una mostra fotografica.
Saranno riprodotte quelle vetuste fotografie, ingiallite dal tempo,
amorevolmente e gelosamente custodite nelle famiglie di San Prisco
cui si chiede fin d’ora una sensibile collaborazione assicurando nel
contempo serietà e discrezionalità. Sarà allestita una mostra che
non sarà solo un’esposizione di ricordi ma sarà soprattutto
un’emozione. Essa sarà dedicata principalmente agli anziani per la
serenità e semplicità dei loro sguardi, ma soprattutto perché anche
dalle fotografie che li riproducono ci trasmettono l’amore per la
nostra terra. La fotografia diventerà quindi il supporto ideale
nella creazione di un vincolo inscindibile di continuità tra il
passato dei nostri antenati e il presente dei nostri giovani che,
nelle fotografie dei loro nonni scopriranno non solo il gusto
dell’antico ma anche il principio e l’origine stessa del loro vivere
contemporaneo.
c) Organizzazione di Convegni, dibattiti, giornate di studio,
con il coinvolgimento di studiosi e personalità nel campo storico,
archeologico, politico e artistico. Saranno gratuiti, aperti a
tutti. Tratteranno tematiche già proposte nei quaderni sopra
descritti e avranno la duplice finalità di divulgazione e di
approfondimento. Gli atti dei convegni che saranno raccolti
troveranno collocazione nell’archivio di cui al punto a). Ovviamente
non è possibile fin d’ora definire in dettaglio le tematiche in
quanto facilmente qualcuna potrebbe scaturire dal lavoro di ricerca;
in ogni caso si riportano alcuni argomenti che sicuramente meritano
un approfondimento:
Þ
Annibale e gli ozi di
Capua: Storia e archeologia.
Þ
Insediamenti ed
evoluzione urbanistica del territorio di San Prisco
Þ
Storia e leggende:
cronaca, fatti, credenze religiose e popolari
Þ
Immagini del XX secolo
d) Saranno inoltre concordate Attività
didattiche nelle scuole dell’obbligo di San Prisco mediante proposte
di progetti didattici, attività divulgative, di studio e di ricerca,
con il coinvolgimento di alunni e docenti. Sarà data primaria
importanza alle attività finalizzate all’acquisizione, da parte dei
giovani studenti, del gusto della ricerca storica e delle
tradizioni.
e) Tutto il materiale acquisito sarà elaborato e organizzato
in modo tale da poter generare una o più pubblicazioni onde
consentire a chiunque di avere una visione globale e organica della
realtà sanprischese recente e remota.
f)
Saranno
utilizzate le più moderne tecnologie informatiche per produrre
materiale divulgativo e illustrativo; l’implementazione di un
prodotto multimediale su CD Rom e la creazione di un sito Internet
su San Prisco sono tra i nostri più immediati obiettivi.
g) Da non trascurare e l’aspetto turistico
archeologico: si attiveranno tutte le risorse a disposizione per far
inserire San Prisco tra gli itinerari turistici e archeologici che
si stanno allestendo con sempre maggiore intensità.
Metodologia
Il lavoro verrà suddiviso in due parti fondamentali e si
articolerà su tre aree tematiche o sezioni. Ogni sezione sarà
suddivisa in capitoli:
Parte prima:
Storia, archeologia, urbanistica
I sezione: dall’antica Capua alla basilica
Paleocristiana del V secolo; attraverso le fonti disponibili
verranno ricercati i riferimenti e le notizie storiche della zona
nord - orientale extra urbana dell’antica Capua che saranno oggetto
di comparazione con i reperti archeologici rinvenuti e/o affioranti
nella stessa zona.
II sezione: dalla basilica Paleocristiana
all’attuale chiesa Madre; saranno ricercate le notizie riguardanti
l’evoluzione urbanistica e dal villaggio che si stringe attorno al
luogo di culto all’esplosione urbanistica e demografica.
Parte seconda:
Tradizioni e cultura popolare
Sezione unica: La storia locale del XX secolo sarà raccontata
dai suoi protagonisti: immagini fotografiche, documenti e cimeli
raccolti rappresenteranno la storia tangibile di un paesino che si è
visto stravolgere il lento scorrere del tempo da eventi straordinari
che hanno sconvolto in meno di un secolo la civiltà, le abitudini,
gli usi, radicati in molti secoli di adattamento; l’incertezza a
seguito dell’unità d’Italia, la prima e la seconda guerra mondiale,
il fascismo, la ricostruzione, il boom economico, il passaggio dalla
civiltà contadina alla civiltà industriale e tecnologica hanno
sicuramente segnato nel profondo gli abitanti di questo territorio,
che hanno dovuto necessariamente accelerare il ritmo di adattamento,
spesso costretti a perdere di vista i valori basilari della vita. E’
necessario quindi che siano gli stessi cittadini, essenzialmente
quelli in età più avanzata, a raccontare e a raccontarsi attraverso
non solo immagini ma soprattutto testimonianze di eventi, abitudini
quotidiane, folklore, politica, usanze.
Le varie attività ruoteranno intorno a dei punti prefissati di
riferimento che di seguito si riportano in modo sintetico:
Parte I
·
Gli insediamenti del VI
secolo A.C.
·
La necropoli dell’antica
Capua
·
Accampamenti di Annibale
sul Tifata e gli ozi di Capua
·
Reperti archeologici sul
territorio di San Prisco
·
La via Acquaria
·
L’evoluzione
dell’ecologia del monte Tifata
·
San Prisco I: un Santo
da rivalutare
·
Il sepolcro di Prisco
fuori la porta di Giove
·
Primo nucleo della
comunità sanprischese
·
San Prisco II (IV sec.
D.C.) nobile africano
·
San Prisco e Santa
Matrona
·
La basilica
paleocristiana
·
I mosaici della cappella
di Santa Matrona
·
La chiesa Madre
·
I Santi Patroni:
credenze e leggende
·
Le grandi famiglie
·
Le origini dei cognomi
Parte II
·
Stemma del Comune di San
Prisco (origini ed araldica)
·
La vita politica e
amministrativa del XX secolo
·
Urbanistica e
toponomastica
·
il centro storico
·
Palazzi e corti
·
Eventi bellici e
militari
·
La resistenza a San
Prisco
·
Parrocchie e processioni
·
Le congregazioni, storia
e origini
·
Le edicole votive
·
Lo sport: il calcio e
gli sport “minori”
·
Il matrimonio e la
famiglia
·
Scene di vita
quotidiana: lavoro e dopolavoro
·
Personalità e personaggi
·
Cantilene, novene,
proverbi e detti popolari
·
L’emigrazione e
l’immigrazione
·
Circoli, associazioni,
club.
Organizzazione del lavoro
Tutte le attività inerenti al presente progetto saranno condotte
senza remunerazione da giovani, professionisti, collezionisti e
appassionati che aderiranno a questa iniziativa senza finalità di
lucro per il perseguimento dei medesimi obiettivi del presente
progetto
Il responsabile di progetto, Alfonso Rosmino, avrà compiti di
coordinare le attività, scandire i ritmi dei lavori di gruppo,
indire riunioni, curare i rapporti con gli enti istituzionali per
fatti amministrativi. Per ciascuna delle tre sezioni sarà nominato
un responsabile (responsabile di sezione) che pur operando in modo
autonomo nell’ambito della sua competenza e del suo gruppo di lavoro
concorderà con il responsabile di progetto le scelte e le strategie
comuni alle altre sezioni.
Si potrà scegliere di operare nell’ambito della sezione di maggior
interesse. La paternità di elaborati, ricerche, quaderni e quanto
altro prodotto, sarà sempre attribuita all’autore e non potrà essere
devoluta.
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