VI RACCONTO LA VISITA NEL PAESE
DI MIO PADRE
di Ralph Iannotti
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- Riceviamo e volentieri
pubblichiamo il racconto di Ralph Iannotti della sua recente
visita a San Prisco. E sapendo che ci segue dagli Stati Uniti,
approfittiamo per ringraziarlo e salutarlo. Ciao, Ralph, ti
aspettiamo ancora a San Prisco! -
Lo
scorso giugno ho avuto il piacere di visitare San Prisco. Avevo
organizzato questo viaggio con un anno di anticipo: l’obiettivo
principale della visita era vedere la strada e la casa di mio
padre. Una bella domenica mattina, con la mia famiglia, con mia
sorella e mio cognato, siamo partiti alla volta di San Prisco,
ed abbiamo ricevuto, all’arrivo, l’accoglienza dei nostri amici
dell’associazione “Università di Santo Prisco”.
Prima di proseguire, qualche chiarimento: circa tre anni fa sono
entrato in contatto con l’associazione “Università di Santo
Prisco”, interessata alle storie di emigrati provenienti da San
Prisco. Con loro ho condiviso le foto e la storia di mio padre,
immigrato da San Prisco negli Stati Uniti tanti anni fa, ed il
mio desiderio di tornare nella sua terra e vedere la sua casa,
la sua strada.
Il mio punto di riferimento, dall’inizio di questa ricerca, è
stato P.S., che mi ha tenuto costantemente aggiornato ed ha
coinvolto molte persone nel progetto.
Finalmente il gran giorno è arrivato. Da Sorrento abbiamo
raggiunto San Prisco in macchina. I nostri amici sanprischesi ci
hanno portato a visitare la bellissima Reggia di Caserta, e poi
a pranzo in un ristorante locale. Abbiamo mangiato
ininterrottamente per tre ore e mezzo, assaggiando piatti locali
come la Mozzarella di bufala, la pasta e fagioli, i frutti di
mare, il prosciutto, i salami ed i formaggi. Abbiamo trovato il
vino locale delizioso.
Era arrivato, finalmente, il momento di percorrere le strade di
San Prisco e vedere via Pontesano, la strada dove mio padre è
nato. Fin dall’inizio della nostra passeggiata, la gente per
strada ci ha salutato, stretto le mani, seguito dalle finestre
la piccola processione. Abbiamo ringraziato tutti i residenti
che, con il loro aiuto, hanno dato un contributo alla ricerca.
Erano tutti gentili e modesti: ci siamo sentiti come loro.
Ho poi avuto l’onore di incontrare il sindaco della città,
Antonio Siero, che mi ha insignito di una targa in ricordo del
viaggio nella terra di mio padre. In quel momento – credo - la
mia famiglia ed io siamo stati considerati sanprischesi. Siamo
stati accolti come persone di famiglia e ci siamo sentiti parti
di una famiglia. Non
riuscivamo a trattenere la commozione: queste emozioni ci
avevano toccato nel profondo del cuore.
La prima cosa che abbiamo notato, all’ingresso di via Pontesano,
è stato un grosso striscione che ci dava il benvenuto: eravamo
entusiasti! Uno storico locale ci ha indicato la casa di mio
padre (via Pontesano, 15) e abbiamo scattato diverse fotografie.
Da qui la nostra famiglia ha avuto origine, I miei nonni hanno
scelto questa casa per far nascere mio padre. Ci siamo sentiti
orgogliosi delle nostre origini italiane.
Siamo stati accolti a casa di P.S. e di sua moglie M., di M.P. e
di sua moglie M. Abbiamo trascorso una bellissima serata
cantando e mangiando, e ci è dispiaciuto doverli lasciare.
È a questo punto che voglio ringraziare P.S., M.U., G.S., M.P.,
M.D.M., C.A., P.M., A.M., il sindaco Antonio Siero, tutti coloro
che hanno contribuito alle ricerche e gli Iannotta che sono
venuti ad incontrarci. È stata una meravigliosa esperienza per
la mia famiglia, per mia sorella e suo marito. Noi tutti abbiamo
oggi un’idea più precisa delle origini della nostra famiglia e
delle nostre radici. Torneremo a San Prisco durante i nostri
prossimi viaggi in Italia e verremo a salutare i nostri amici.
La prossima volta il pranzo lo offro io!
Da tutta la famiglia Iannotti e Gelsomino grazie, grazie mille!
Ralph Iannotti
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