La
passeggiata del 18 maggio sul Monte Tifata, organizzata
dall’Associazione Storia Locale, è stata l’occasione,
per tante persone, di riavvicinarsi e riscoprire le
bellezze e le particolarità del territorio di San
Prisco. Per gli oltre settanta partecipanti alla
passeggiata, il Tempio di Giove, la vegetazione e la
fauna del monte Tifata, sono divenuti caratteri
familiari e si può immaginare che, ricordando
quest’escursione e scorgendo la pancia del monte dalle
loro finestre, tutti loro proveranno il desiderio di
ritornare a vedere quei luoghi, consapevoli che – poiché
appartengono alla comunità – essi in qualche misura
appartengono loro: sono il “nostro” territorio, il
“nostro” ambiente.
Questo significa
salvaguardia e tutela del territorio. Se ciascuno degli
strenui camminatori del 18 maggio, a cominciare dai
bambini fino ai veterani del Tifata, ha tratto dalla
marginale esperienza di una domenica di maggio questo
sentimento di attaccamento alla propria terra, di
“orgoglio” per il proprio paesaggio, faticosamente
conquistato con una lunga scalata, allora lo scopo della
giornata (che è lo scopo dell’Associazione) sarà stato
raggiunto. Fin dalla sua fondazione, l’Associazione ha
creduto che risvegliare nei propri concittadini
l’interesse e l’amore per la terra e le tradizioni fosse
l’unico modo per inaugurare una “politica” – vale a dire
un atteggiamento collettivo che partisse veramente
(finalmente) “dal basso” – di salvaguardia del
territorio e delle tradizioni, nella convinzione che,
nel nostro paese, parole dimenticate come iniziativa e
intrapresa non possano che poggiare – per essere davvero
condivise - sul comune e denso sostrato di storia,
tradizione e cultura del territorio che la nostra
comunità può vantare.
Questo è il senso
autentico della Prima passeggiata sul Monte Tifata,
questo l’impegno precipuo che l’Associazione, con le sue
iniziative e con questo sito, intende profondere: un
senso ed un impegno che sono esattamente l’eredità che
Franco Monaco e Alfonso Rosmino, i due
fondatori dell’Associazione, hanno lasciato ai
continuatori del loro progetto e,
per loro tramite, ai cittadini di San Prisco. Questo non
è il luogo per ricordare il lavoro sinceramente
appassionato e gratuito dei due fondatori per la nostra
comunità: ci sono, su questo sito, due pagine (nella
sezione “dedicato a te”) dedicate a Franco e Alfonso,
dove le parole di commozione e gratitudine di quanti
hanno conosciuto il loro impegno restano più efficaci di
ogni frase di commemorazione.
È proprio perché la
passeggiata sul Monte Tifata era carica, per noi
dell’Associazione, di tutti questi significati che, in
quell’occasione, all’arrivo al Tempio di Giove, senza
rumore alcuni di noi hanno posizionato sulla roccia
della cima una targa dedicata a Franco ed Alfonso, “per
l’amore incondizionato e disinteressato per questa
comunità e questa terra, divenuto ragione di vita”.
In questa frase, che non rende certamente ragione
dell’impegno molteplice e della profondità della
motivazione dei nostri amici che ci hanno lasciato,
abbiamo voluto riassumere insieme la direzione comune di
due vite votate alla propria terra e il ricordo di
quanti, a seguito della loro scomparsa, hanno voluto
lasciare testimonianza del loro affetto per Franco e
Alfonso dalle pagine di questo sito.
Davanti alle mura
bimillenarie del tempio di Giove, ristorati dalla fatica
e dopo gli interventi di rito, i membri
dell’Associazione hanno dedicato poche parole e,
soprattutto, un minuto di silenzio alla memoria di
Franco Monaco e Alfonso Rosmino. Tutte le iniziative
dell’Associazione, come è stato ricordato, sono dedicate
a loro due e sono pensate sulla scia dell’orientamento
che entrambi hanno voluto e saputo dare - nel momento
più difficile, quello iniziale – al nostro progetto. La
passeggiata – la “prima” di tante – è stata possibile
grazie alla loro idea: quanti vi hanno preso parte hanno
potuto condividere immediatamente la commozione e la
corrispondenza di intenti e motivazioni che unisce i
membri dell’Associazione e i suoi due fondatori. Per
tutti gli altri, per la comunità, restano i simboli – la
targa, il ricordo del minuto di silenzio – a rafforzare
la memoria di Franco e Alfonso che proprio dell’amore
incondizionato e disinteressato per essa hanno fatto
una ragione di vita.
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