Come vestivano i
nostri nonni? Quali erano le loro usanze? La nostra vita di oggi in
cosa differisce con quella dei nostri bisnonni e cosa si cela
veramente dietro il loro ricordo? Domande che incuriosiscono
chiunque cerchi di ricostruire il passato, di scavare dentro di
esso, cogliendo anche dettagli e sfumature che, se in principio
possono apparire insignificanti, risultano poi determinanti a
comprendere la realtà che circondava i nostri predecessori. Per
valorizzare e avvalorare la memoria storica di un paese, persone
attratte dal fascino della ricerca e della riscoperta della storia e
delle tradizioni hanno creato un sito per San Prisco. In seguito
all'elaborazione di un progetto di ricerca, rivolto soprattutto
alle nuove generazioni, i responsabili dell' iniziativa Francesco
Monaco e Alfonso Rosmino hanno raccolto materiale riguardante
non solo il patrimonio storico-culturale del territorio ma anche
gli usi e i costumi della società civile di San Prisco.
Professionisti, collezionisti e appassionati contribuiscono ad
arricchire sempre di più il progetto, definito sia sotto l’aspetto
storico che urbanistico, portando avanti un'indagine profonda e
accurata, che coinvolge direttamente l'intera cittadinanza; sono le
famiglie e specialmente le persone anziane alla cui memoria è
affidato quel patrimonio di tradizioni e credenze popolari non
reperibili in nessun archivio, che offrono il contributo più
prezioso, alimentando il sito di nuovi e originali aneddoti, che si
mostra così pieno di novità, curiosità e ricco di contenuti. Vi si
possono trovare numerose foto, raccolte per tematiche, che
ritraggono tipiche situazioni o singolari eventi che hanno
caratterizzato gli ultimi due secoli, lettere inviate da famiglie
emigrate molti anni fa all' estero e che cercano di conoscere più a
fondo le loro origini sanprischesi, usanze locali tipiche dei
piccoli paesi campani che affermano ancora oggi la cultura del
soprannome per identificare una persona o una famiglia.
Il sito è un modo
del tutto moderno di tramandare la memoria storica che un tempo,
quando la tecnologia non aveva ancora invaso la vita quotidiana,
veniva trasmessa dai nonni ai nipoti attraverso i racconti narrati
davanti al camino, dove l’atmosfera familiare faceva da cornice a
quell’incontro magico che avveniva tra la vecchia e la nuova
generazione. Oggi il sito ha la capacità di simulare i racconti dei
nonni e di avere quella stessa funzione di mantenere viva la memoria
storica, dalla quale non si deve mai perdere contatto affinché
quella sorta di filo invisibile che lega tra loro le diverse
generazioni non venga mai a spezzarsi.
Claudia
Monaco
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