LA RICOTTA DI
BUFALA CAMPANA
La
candida ricotta è, in base agli ultimi dati Istat, il latticino più
diffuso e consumato in Italia: inventata, secondo un’antica leggenda, da
Camole, re dei Lidi, vanta origini che si perdono nella notte dei tempi.
Il nome deriva dal latino
recocta, cotta due
volte, in quanto ottenuta dal secondo riscaldamento del
siero residuale della cagliatura del formaggio.
La
tecnologia di produzione, basata sul principio della coagulazione e
precipitazione delle sieroproteine favorita dall'ambiente acido,
conosciuta dai greci e dagli etruschi, è citata nel
“De re rustica” del
romano Columella.
Ampiamente diffusa nel medioevo, considerata alimento da poveri e
trascurata nell’ottocento, incontra oggi un crescente apprezzamento.
La
Ricotta di Bufala Campana dop, anticamente definita “in
salvietta” perché avvolta in piccoli pezzi di canapa, è il
pregevole risultato di gesti sapienti, tramandati con cura di
generazione in generazione.
A
partire dal siero dolce derivato dalla rottura della cagliata della
mozzarella di bufala campana dop, trasformato
entro le 24 ore dalla sua
estrazione, si ottiene un prodotto di eccelsa bontà e genuinità
dall’invitante colore bianco porcellanato.
Finemente granulosa, la ricotta di bufala campana ha un sapore fresco,
delicato e dolce, che assume un gusto più deciso con l’aggiunta, durante
il processo di lavorazione, di sale, latte di bufala, panna; il profumo
è aromatico e fragrante.
Ideale consumata a tavola con contorno di verdure di stagione, è un
autentico jolly in cucina, protagonista versatile ed eclettica di
appetitose vivande che spaziano dall’antipasto al dessert.
Aggiunge un tocco inimitabile di stile sia alle ricette tipiche
partenopee (pastiera,
lasagna,
sfogliatella) sia ai
piatti della tradizione mediterranea:
sughi e
condimenti,
tortelloni di magro,
cannelloni,
gnocchi agli spinaci,
frittate,
pizze,
crostate,
torte dolci e salate.
Possiede importanti proprietà nutrizionali: ricca di proteine e povera
di grassi, ha un’elevata digeribilità ed uno scarso apporto calorico;
delizia del palato, saporita ed appetibile, è particolarmente indicata
nella dieta di bambini, sportivi, anziani.
Francesco Berni identificava nella ricotta l’ambrosia,
il cibo quotidiano degli dei nella mitologia greca: gustare il prelibato
prodotto lattiero caseario della filiera bufalina annaffiato con il
nettare di un calice di Asprinio di Aversa spumantizzato è,
indubbiamente, un’esperienza paradisiaca.
La
zona di produzione della Ricotta di Bufala Campana Dop comprende l’area
dell’intero territorio delle province di Caserta e Salerno e altri
comuni: 9 nell’area nord di Napoli, una significativa rappresentanza nel
basso Lazio, Venafro in Molise, 12 nel foggiano, 3 nel beneventano.
La
shelf-life dell’eccellente latticino fresco è di
7 giorni; la versione
omogeneizzata, conservabile fino a 21 dì, si ottiene mediante
trattamento termico seguito da processo di lisciatura che conferisce
maggiore cremosità.
Il
prodotto, confezionato entro le 24 ore in carta, contenitori in plastica
per uso alimentare termosaldati o in altri avvolgimenti idonei, reca ben
visibile il logo della denominazione, che riproduce il profilo nero di
una testa di bufala incorniciato da un nastro circolare tricolore verde,
bianco e rosso.
Fonte: Anna Russo Educazione
Alimentare – www.supereva.it
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