San Valentino tra
leggenda e attualità
Le origini della festa di san Valentino,
ovvero la festa degli innamorati, sono molto lontane dai nostri tempi.
Si diffuse quest’usanza rapidamente prima
in Inghilterra, poi in Francia e in seguito in tutto il mondo.
Valentino nacque a Terni nel 175 d.C. Si
dedicava alla predicazione del Vangelo e alla conversione dei pagani, ma
principalmente a “regalare fiori” ai suoi ospiti che passeggiavano nel
giardino di casa sua. Di egli si dice che compì molti miracoli e nel
197, Papa San Feliciano lo consacrò Primo Vescovo di Terni.
Il 24 febbraio del 270 venne lapidato e
poi decapitato sotto ordine dell’imperatore Claudio II. Quest’ultimo
tentò di persuaderlo ad interrompere la tanto acclamata iniziativa di
“amico dei giovani amanti” e di convertirsi al paganesimo. San
Valentino, con dignità, rifiutò di abiurare alla propria Fede e tentò di
convertire Claudio II al Cristianesimo.
La storia inoltre sostiene che mentre
Valentino era in prigione in attesa dell’esecuzione, sia “caduto
nell’amore” con la figlia cieca del guardiano, Asterius, e che con la
sua fede avesse ridato miracolosamente la vista alla fanciulla e che, in
seguito, le avesse firmato il seguente messaggio: “…dal vostro
Valentino” , una frase che visse lungamente anche dopo la morte del
suo autore…
Molte altre leggende si narrano sulla vita
di San Valentino e dei numerosi miracoli “amorosi” cha ha compiuto
durante la sua esistenza. Secondo alcune fonti accadde che spesso le
coppie in procinto di sposarsi ed i fidanzati si recassero dal Santo per
la benedizione cosicché ben presto fu costretto a riservare una
giornata dell’anno per celebrare tale funzione. Il giorno stabilito fu
il 14 febbraio, poiché, si tramanda, che in quel giorno egli si recò in
Paradiso per celebrare le sue nozze. Inizialmente il 14 di ogni mese
venne riservato a questa celebrazione, ma con il passare del tempo, si è
ristretta al solo 14 di febbraio.
La leggenda si diffuse in tutto il mondo
allora abitato, ed il 14 di febbraio divenne una delle feste più amate
dell’anno. Si accompagnò, poi, al rito religioso anche l’usanza di
scambiarsi bigliettini, fiori e doni.
Ma cosa rappresenta per noi la festa di
San Ventino? Perché è così importante?
Chissà se c’è davvero una risposta a tale
domanda, ma oggi, purtroppo a prendere il sopravvento non sono solo i
veri sentimenti, ma anche il consumismo. Si spreca troppo tempo per
pensare a cosa regalare a questa o a quella persona, se può piacere o
meno questo o quell’ oggetto. Ma nessuno si chiede mai se è davvero
importante…!?!
Per quanto però l’economia oggi giorno
abbia invaso qualsiasi campo, San Valentino resta comunque una delle
ricorrenze più gradite, soprattutto dai giovani, e ( diciamo la verità )
un’usanza, antica tradizione, fedelmente mantenuta e sicuramente la più
piacevole è quella di regalare fiori. Infatti i fiori sono il linguaggio
più semplice ed esplicito che primeggiano su qualsiasi altro dono, e in
quest’occasione la rosa è il fiore simbolo dell’amore per eccellenza.
Auguro, con questo breve iter storico ed
attuale, un felice e più “consapevole” San Valentino a tutti coloro che
si amano, ma anche a coloro che sono soli in questo momento con la
speranza che presto trovino la loro “stella” affissa lassù nel cielo
nascosta a custodire i propri sentimenti.
Amalia Pagano
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