Lo scoutismo
cominciò a svilupparsi in Italia all’inizio del Novecento. I primi
esperimenti avvennero nel 1910 a Bagni di Lucca, in Toscana, e a
Genova, con i “Ragazzi esploratori italiani”.
Gli
esperimenti si ripeterono un po’ dappertutto, ma la prima vera
organizzazione con riconoscimento internazionale fu il CNGEI (Corpo
nazionale dei giovani esploratori italiani e Unione nazionale delle
giovinette esploratrici), fondato nell’ottobre del 1912. È
un’associazione a cui possono aderire ragazzi e ragazze di qualsiasi
religione.
Nel 1916
nacque invece l’ASCI, dal metodo fortemente simile a quello del
Cngei, ma di ispirazione cattolica. Le due associazioni si
svilupparono progressivamente finché non incapparono negli ostacoli
del fascismo, che non ammetteva esperienze educative non controllate
dal proprio partito. Dal 1927, una serie di decreti governativi
sempre più duri contro lo scoutismo costrinse con la forza le
associazioni a sciogliersi.
Ma non tutti
gli scout accettarono queste violenze e formarono delle squadriglie,
le “Aquile randagie”, che continuarono clandestinamente l’attività
scout tra mille pericoli. Alcuni di questi scout, durante la guerra
di Liberazione, dopo il 1943, entrarono a far parte delle formazioni
partigiane, e vi fu chi venne ucciso.
Nel 1943,
ancora durante la guerra, venne fondata l’AGI (Associazione guide
italiane), la corrispondente femminile dell’Asci, sempre di
ispirazione cattolica.
Con gli anni
cinquanta, lo scoutismo riprese vita: in ogni città si
rispolverarono le vecchie uniformi, molti gruppi scout
ricominciarono a fare uscite e campi, ma soprattutto nacque una
miriade di nuovi gruppi. Tutte le diverse associazioni conobbero una
ripresa costante.
L’avvenimento forse più rilevante nella storia dello
scoutismo italiano avvenne nel 1974, quando l’Asci e l’Agi decisero
di fondersi, creando un’unica associazione composta di ragazzi e
ragazze, che si sforzò di conservare le tradizioni migliori di
entrambe, e che prese il nome di Agesci. Da allora in poi l’Agesci
ha conosciuto una crescita vertiginosa, giungendo a toccare negli
anni novanta quasi 200.000 associati. |