Nel 1961, Mimmo
Abbate, portati a termine gli studi di ragioneria a Parma, ritorna a
San Prisco. Nella città emiliana, Mimmo si era inserito nel Gruppo
Scout del Parma V dove, alla fine della vita di clan, aveva
partecipato ad un campo regionale dell’ASCI (Associazione Scout
Cattolici Italiani) per aiuto Capo Reparto.
Ritornato, dunque, a San prisco, Mimmo incontra padre
Oreste Verazzo, Oblato di Maria Immacolata, assistente dei gruppi
giovanili della parrocchia di Loreto. Collabora con lui nel
movimento dei giovani di Azione Cattolica. E’ proprio padre Verazzo,
reduce da un’esperienza scout a S. Maria a Vico negli anni ’50,
esperienza che non si stancava mai di raccontare e di citare, a
sollecitare con testarda convinzione il giovane Mimmo ad iniziare
anche nella nostra cittadina l’avventura dello scoutismo.
Mimmo, che
già nel capoluogo collaborava con il reparto Caserta I, prendeva
allora contatti con Capua I il cui responsabile, in quel periodo,
era il commissario provinciale dell’ASCI.
Risultato
di questi contatti fu l’inserimento di alcuni ragazzi sanprischesi
(Pinuccio De Vico, Peppino Di Rienzo e Mimì Monaco) nel reparto di
Capua I, e la loro partecipazione al campo estivo a Cese di Liberi
nel 1962.
Iniziava,
così, la grande avventura.
La prima
esperienza di campo estivo è del 1963, vissuta a Marzano Appio con
una intera squadriglia (le Aquile) censita come squadriglia libera
con sede propria nei locali dei padri Oblati di San Prisco, assieme
al reparto di Caserta I.
Nell’anno
successivo, il 1964, lo scoutismo a San Prisco cresce, e al campo
estivo di Cese di Liberi si presentano due squadriglie: a quella
della Aquile, infatti, si è aggiunta quella dei Castori. Viene
battezzato, in tal modo, il primo campo organizzato e svolto in
autonomia dal nascente reparto San Prisco I.
Il 12
dicembre del 1965 è il giorno fondamentale della vita del nostro
Gruppo: con la nomina a Capo di Mimmo Abbate, infatti, viene
registrato nell’elenco ufficiale dell’Associazione il Reparto San
Prisco I.
I colori
del fazzoletto al collo sono il giallo ed il blu (giallo a destra e
blu a sinistra, in due perfette metà), gli stessi del Parma V.
L’anno
sociale ‘65/66 è, dunque, nella storia dello scoutismo a San Prisco,
l’anno ufficiale della nascita e dell’unione con la grande famiglia
degli scout di tutto il mondo.
Intanto,
gli anni che vanno dal ’63 al ’66 vedono crescere intorno a Mimmo
alcuni giovani che lo affiancano e ai quali, lentamente, affida la
direzione del reparto riservandosi sempre più il ruolo e la funzione
di Capo Gruppo.
I giovani
che danno inizio al dopo Mimmo sono Enrico Caroprese, Mimì Monaco e
il loro compagno di scuola Marcello Rauccio, proveniente dal Clan
del Caserta unificato. Sono ancora loro che formano la prima
direzione del gruppo, vivendo nel settembre del ’67 una bella
esperienza di comunità con la “route di
Montevergine”.
Il
decennio 1969-1979 è dedicato al consolidamento e allo sviluppo del
Gruppo, tempratosi attraverso le difficoltà, i sacrifici e la
dedizione di coloro che hanno scelto di svolgere questo servizio. Ad
essi, comunque, non manca mai l’incoraggiante supporto di guida e
orientamento di padre Verazzo.
Nel 1971,
Enrico Caroprese prende parte ad un campo regionale per aiuto Capo
Reparto che si svolge a Fontanafredda di Roccamonfina.
Nell’anno
sociale 1971-72 nasce, dopo un breve periodo di vita informale, il
Branco dei Lupetti di S. Luigi Gonzaga, voluto da Alfonso Rosmino,
primo Akela del nostro Gruppo.
Sempre nel
1972 Alfonso e Marcello partecipano ai campi regionali di aiuto Capo
Branco e aiuto Capo Reparto che si tengono a S. Martino Valle
Gaudina e, nel settembre dello stesso anno, si vive la prima allegra
esperienza di vacanza di Branco, di appena tre giorni, nella Villa
Sciullo di Castello Matese.
Nel
settembre del ’74, Marcello completa l’iter di formazione capi
partecipando al campo nazionale di branca E/G a Bracciano.
……E LA
STORIA CONTINUA…… |