OLIOLIVA - I TESORI DEL TIFATA
Due giornate per saperne di più, per
conoscere le ricchezze della nostra Terra. Partecipare ad eventi
organizzati dall’Associazione Onlus “Storia Locale San Prisco”
significa soprattutto questo. Con il Patrocinio della Città di San
Prisco, il 6 e il 7 maggio 2006, presso la Sala Consiliare “F.Zibella”,
un partecipato convegno ha fatto luce sulle opportunità lavorative
ed imprenditoriali nonché di valorizzazione del territorio dei Monti
Tifatini in seguito all’importante riconoscimento in atto, da parte
dell’Unione Europea,
della DOP, Denominazione Origine
Protetta, “Colline Caiatine” per l’olio extravergine
d’oliva, prodotto anche nel territorio
di San Prisco.
Nel primo incontro, per così dire
prettamente ‘teorico’, a partire dalle 19:30, si sono succeduti
diversi interventi di alcune personalità accolte e presentate dal
moderatore Domenico Pagano.
In primis il Presidente della
Provincia Sandro De Franciscis ha manifestato
soddisfazione per la valorizzazione
dei prodotti del territorio della provincia
di Caserta, auspicando cooperazione
tra i produttori.
Ne è seguito l’intervento del Sindaco
di San Prisco, Avv. Francesco Abbate, che si è mostrato orgoglioso
per la notorietà di San Prisco quale città dell’ “ottimo olio e
delle buone olive” per antonomasia.
Subito dopo il Presidente del Comitato
“Colline Caiatine”, Dott. Tommasino Mastroianni
ha preso la parola per
illustrare le nuove procedure tecniche-biologiche per l’olio DOP.
L’Agronomo, Dott. Prisco Fusco è
intervenuto informando che, già da tempo,
le centinaia di ditte censite
producono olive da olio con metodi biologici con assenza totale di
agenti chimici e annunciando l’iniziativa di intraprendere il
riconoscimento
DOP della famosa oliva da tavola
dei Monti Tifatini “Aitane”, maturata con acqua,
sale e aceto.
Significative le parole del
Medico-Pediatra, Dott. Pietro Di Monaco le quali hanno
messo l’accento sulle proprietà
nutrizionali dell’olio extravergine d’oliva, importanti
per la crescita del bambino e,
‘sfidando’ errati luoghi comuni, ha posto questo
prodotto tra gli alimenti
‘anticancro’ e quindi utili per le difese dell’organismo.
In sintesi l’olio d’oliva è un
toccasana per la salute dell’uomo!
A concludere la tavola rotonda il
Prof. Pasquale Zibella, membro dell’ “Accademia Nazionale dell’Olivo
e dell’Olio”, che ha esposto il lato tecnico della classificazione
ed etichettatura degli oli di oliva. I quattro tipi si differenziano
in base alle caratteristiche chimico-fisiche e sensoriali ben
specificate nei regolamenti comunitari e nelle vigenti normative.
Non è raro il caso in cui uno stesso tipo di olio di oliva può dare
a palati
diversi sensazioni differenti,
da qui l’uso di attributi positivi che si riferiscono ai pregi
di un tipo d’olio, e negativi per
etichettarne i difetti. Termini questi previsti
dall’allegato XII del reg. (CEE)
2568/91 e molto utili per il secondo incontro
previsto il giorno seguente alle ore
20.
Una manifestazione all’insegna di
degustazioni guidate di olio a cura di esperti e di
assaggi di olio extravergine e di
olive offerti ai presenti. Non ultima la dimostrazione di tecniche,
vecchie e nuove, di estrazione dell’olio con l’esposizione, nella
piazzetta antistante la Sala Consiliare, di antiche attrezzature per
la produzione e la commercializzazione dell’olio e delle olive.
Le origini dell’olivo sono
antichissime e la sua storia si confonde con quella
dei popoli mediterranei che ne fecero
il simbolo della vita, della pace e della
prosperità. L’olivo ha avuto un ruolo
importante in tutte le religioni. Nella Genesi
è scritto che dopo il Diluvio Noè
mandò in esplorazione una colomba per
sapere cosa restava sulla Terra la
quale tornò portando nel becco un ramoscello
d’olivo, segno che la vita continuava
e
che Dio si era riappacificato con
l’uomo. Il Corano parla dell’olivo
come “albero benedetto”. Un secolo
dopo Cristo, Columella nel suo
“De Rustica” sosteneva: “Olea prima
omnium arborum est”.
Claudia Monaco
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